Conti correnti: accertamenti automatici per prelievi superiori a 1000 euro

Dal 2017 si intensificheranno le indagini fiscali da parte dell’Agenzia delle entrate. Questa volta la novità riguarda tutti i contribuenti che preleveranno dai propri conti bancari (anche da sportello automatico) importi oltre i mille euro nella stessa giornata oppure oltre i 5mila euro nell’arco di 30 giorni. Al superamento di tali soglie, l’agenzia delle entrate potrebbe presumere che tali somme derivino da attività commerciale esercitate “in nero”.

Il contrasto normativo

Tale norma si porrebbe in evidente contrasto con la normativa (prevista con la legge di stabilità 2016) che vieta l’utilizzo del denaro contante solo per operazioni superiori a 3mila euro di valore. In pratica è evidente il contrasto: è possibile eseguire operazioni di pagamento (e quindi anche di prelevamento) in contanti di importo fino a 3mila euro, però se si prelevano più di mille euro al giorno scatta l’accertamento. Insomma si possono spendere liberamente 3mila euro ma è possibile prelevarne solo mille.

Prelievi conto corrente 2017 nuovi limiti: 1000 euro al giorno e 5 mila al mese

Fino ad oggi la normativa sulla tracciabilità dei pagamenti già prevedeva un limite massimo per l’utilizzo del contante nella misura di 3.000 euro.

Ora una nuova norma inserita nel Decreto Fiscale 193/2016 collegato alla Legge di Bilancio 2017, più precisamente all’articolo 7 Quater, contiene nuovi limiti sui prelievi in contanti dal conto corrente.

A partire dal 1° gennaio 2017, pertanto, vengono introdotti nuovi limiti ai prelievi dal conto corrente, oltre i quali, i cittadini ed imprese, saranno oggetto di verifica da parte dell’Agenzia delle entrate.

I nuovi limiti di prelievo sul conto corrente

La norma prevede che le soglie oltre le quali scattano i controlli sono:

  • Prelievi di denaro superiori a 1.000 euro al giorno;
  • prelievi di denaro superiori a 5.000 euro al mese.

L’intento del governo è quello ridurre l’evasione fiscale e arginare il “nero” che in Italia è un fenomeno molto diffuso, attraverso anche il controllo sui prelievi dei cittadini e delle imprese, e per chi supera le soglie dei nuovi limiti di prelievo, dovrà stare bene attento a tenere una apposita documentazione che spieghi come e perché siano state prelevate le suddette somme, se non vuole incorrere alle sanzioni.

I contribuenti, infatti, che supereranno i limiti di prelievo sul conto di 1000 euro al giorno o di 5 mila nel corso del mese, subiranno attenti controlli sul conto da parte dell’Agenzia delle Entrate proprio a causa del superamento delle soglie mensili o giornaliere e qualora non riuscissero a dimostrarne la legalità, si vedrebbero trasformare il prelievo in ricavo e quindi l’importo prelevato sarebbe a questo punto assoggettabile a tassazione.

Le nuove soglie di prelievo sul conto corrente 2017  Riguardano:

  • Tutti i cittadini privati;
  • Tutte le imprese, imprenditori, commercianti, artigiani, etc.

Gli unici ad essere esclusi dalle nuove soglie 2017, sono i professionisti, in quanto per loro è in vigore una sentenza della Corte Costituzionale 228/2014 che li esclude dal regime stringente su pagamenti e prelievi.

Se il cittadino o l’impresa preleva denaro contante sul proprio conto corrente oltre i nuovi limiti di prelievo 2017, ossia, preleva più di 1000 euro in un giorno o 5.000 euro in un mese, il solo fatto di aver superato le suddette soglie, fa scattare i controlli sul conto da parte dell’Agenzia delle Entrate, perché presunzione di lavoro nero o attività illecita.

Per cui se la norma contenuta nel Decreto Fiscale 193/2016 non dovesse essere modificata, verrebbero introdotte le nuove soglie di prelievo sul conto corrente.

Quando scattano i controlli dell’Agenzia delle entrate?
Scatta nel momento si preleva dal proprio conto corrente una cifra maggiore a 1.000 euro al giorno o a 5.000 euro al mese.

Cosa succede dopo? La norma contenuta all’articolo 7 quater del su citato D.l. Fiscale parla molto chiaro, i contribuenti che superano i nuovi limiti ai prelievi sul proprio conto corrente sono oggetto di controllo da parte dell’Agenzia e sono tenuti, quindi obbligati, a giustificare al Fisco le cause del prelievo oltre soglia o del versamento in banca.

Nel caso in cui poi, non fosse fornita opportuna spiegazione e documentazione, vi sarebbe l’imputazione di una presunzione di attività illecita e di nero e scatterebbe il recupero delle somme evase, tassando il prelievo o il deposito, come ricavo e quindi reddito.

Prelievo oltre il limite giornaliero o mensile sanzioni:

Nel caso in cui, il cittadino dovesse prelevare più di 1.000 euro in un giorno o 5.000 euro in un mese, scatterebbero immediatamente i controlli sul suo conto corrente da parte dell’Agenzia delle entrate, a causa del superamento dei nuovi limiti di prelievo 2017.

Prelievo oltre soglia sanzioni:

La nuova norma sancisce anche che il superamento del limite giornaliero o mensile, prevede l’applicazione di una sanzione. Tale sanzione, consiste nel trasformare i prelievi oltre il limite, in compensi e quindi tassabili con le imposte sul reddito.

Ciò significa che sui contanti prelevati in più, verrà applicata una sanzione della stessa misura di una tassa sul reddito.

Come difendersi dall’accusa di illecito tributario? 

Diciamo che nel momento in cui il privato cittadino o il commerciante, preleva in contanti dal proprio conto una somma superiore al limite, si instaura una presunzione a sfavore del contribuente che permette comunque di difendersi con prova contraria.

Se faccio dei prelevi superiori al limite come faccio a difendermi ed evitare le sanzioni?

Il cittadino che per qualsiasi motivo ha necessità di prelevare dal conto corrente una somma superiore al limite, mille euro al giorno e 5mila euro al mese, può continuare a farlo, sapendo però di dover tenere traccia e memoria di questo prelievo o più prelievi, facendo attenzione a tenere prova di tutti gli spostamenti finanziari effettuati con quella cifra, giustificando le somme spese e quelle ricevute, con scontrini, fatture, quietanze e tutto ciò che è documentabile e tracciabile.

 

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